Buon pomeriggio a tutti voi,
Vorrei ringraziare innanzitutto il Circolo Filologico Milanese per l’ospitalità che ci concede in questa prestigiosa istituzione culturale milanese. Il nostro ringraziamento va inoltre agli illustri relatori e agli onorevoli ospiti che hanno accolto il nostro invito, e a voi tutti che ci avete onorati con la vostra presenza così numerosa.
Oggi presentiamo l’edizione italiana del libro “Al-Ihssan” dell’imam Abdessalam Yassine, pace alla sua anima, del quale viviamo in questi giorni il quarto anniversario della scomparsa. L’imam è stato un grande rinnovatore del pensiero islamico contemporaneo e un attento studioso e critico del suo mondo, oltre che una rispettata e amata guida spirituale; un uomo che ha fatto del dialogo un fondamento per costruire ponti di fiducia e individuare spazi comuni di impegno reciproco tra gli uomini.
Il testo che presentiamo costituisce una introduzione alla dimensione spirituale dell’islam, che pur essendo la dimensione prima della fede islamica sembra assente nel dibattito odierno sull’islam e i musulmani. Il testo presenta e invita a riflettere sul percorso spirituale e iniziatico dei grandi sapienti delle varie scienze islamiche alla ricerca della conoscenza e della prossimità di Iddio l’Altissimo.
Il libro propone inoltre come rimedio ai mali che affliggono la comunità musulmana odierna l’importanza di riacquisire il contatto con la dimensione esoterica e mistica dell’esperienza religiosa, coniugata ad un impegno a favore dei valori di giustizia, fratellanza e solidarietà. Nel Corano è detto: “Invero Iddio ordina la giustizia e l’eccellenza spirituale.” Si tratta quindi del rinnovamento della spiritualità a livello del singolo e dell’impegno comunitario per una società egualitaria e giusta.
Nelle ricette che vengono propugnate oggi per superare le varie crisi che scuotono le nostre società: crisi economica e sociale, individualismo, priorità del profitto e delle prestazioni e radicalizzazioni di ogni genere, è impossibile non constatare che la dimensione spirituale dell’essere umano viene occultata.
La Spiritualità per l’imam Yassine è un veicolo per la liberazione dell’essere umano: al cuore delle nostre società, essa richiama alla responsabilità ed esprime l’idea di una necessaria disciplina personale per imparare a vivere insieme. Essa ricorda che il cammino intimo e personale è un prerequisito per l’equilibrio collettivo e sociale.
La spiritualità trasforma il nostro stato interiore, trasforma le nostre sensazioni e le nostre percezioni, trasformando così la nostra visione del mondo e il nostro modo di essere al mondo e nel mondo. Essa ci porta a rifiutare l’inumano e a raccogliere le sfide in una speranza da vivere e condividere. Essere nella spiritualità è soprattutto lavorare per un futuro umano per l’uomo.
L’insegnamento spirituale dell’islam ci consente di accedere all’universale umano e, per la sua stessa natura, crea dei ponti con le donne e gli uomini delle altre confessioni, cosi come con tutti gli umanisti, agnostici o atei, che si preoccupano dei valori umani, dell’etica e del rispetto dell’universo.
In questi giorni viviamo il ricordo della Nascita del Profeta Muhammad, pace su di lui, colui che Iddio ha offerto agli uomini come modello, come concreta incarnazione degli insegnamenti dell’Islam e ha invitato i musulmani ad amarlo, a vivere nella prossimità della sua memoria, della sua vita, delle sue gesta e dei suoi silenzi, e a provare, per quanto possibile, ad agire con Dio “come se Lo si vedesse” e con il Profeta come se ci accompagnasse.
Felicitazioni a tutti per questa felice ricorrenza del Mawlid!